Riuso
Lavello: modello Havsen in ceramica bianca a due vasche di Ikea; Mattonelle colorate appoggiate sopra il lavandino: Tiger Paola ha arricchito l’angolo cottura con alcuni oggetti a lei cari, come le mattonelle colorate con disegni di animali e la scatola di acciughe che proviene dallo storico mercato della Vucciria di Palermo.
Per cominciare, la cucina è un autentico esempio di Ikea hacking: la struttura di base è stata acquistata nel megastore svedese e successivamente personalizzata. Sono state aggiunte delle maniglie in cuoio «forse più costose della cucina stessa», racconta Barbara sorridendo, e un piano realizzato con una lastra di compensato, rifinita con coprifilo e rivestita con pasta di cemento.
In fondo alla cucina si raggiunge un un piccolo spazio per spuntini veloci che affaccia sul mare. Il tavolo e la panca sono stati realizzati da Filippo, con le gambe a forcina (traduzione di hairpin legs) acquistate su internet e piani in legno dipinti da lui con l’aiuto di Zoe: il bricolage è il “gioco” che più amano fare insieme… e gli riesce molto bene!
Dopo aver percorso il corridoio dell’ingresso si arriva alla camera da letto, che Roberta definisce “l’eterna incompiuta”. Infatti mancano ancora i comodini – al momento hanno adottato soluzioni provvisorie – e gli arredi sono stati adattati dalle case precedenti. Il paralume è stato fatto su misura, così come il letto e la testiera, utilizzando tessuti scelti da Roberta e Filippo durante i loro viaggi: «I tessuti d’arredo sono una mia grande passione – spiega Roberta –ovunque io vada se trovo un tessuto che mi piace lo compro, conservo e poi lo utilizzo alla prima occasione. Ho la casa piena di scampoli in attesa di una destinazione». Sulla destra si accede a una cabina armadio molto funzionale.
ntrando in casa si è investiti dalla luce che proviene dalle grandi vetrate sul pianerottolo e dal colore, porpora brillante, della libreria: «Ce la siamo portata dietro dalle due case precedenti in cui abbiamo abitato, ma era bianca, vagamente shabby e non ci convinceva più. Da qui la scelta di stravolgerla, di cui siamo estremamente contenti». I paralumi sono stati fatti su misura, con uno scampolo di tessuto che Roberta aveva comprato anni fa a un mercatino.
Specchio di mare Rilanciare l’aspetto di uno specchio che ci ha un po’ stancato? Si può fare, armandoci di tempo, pazienza e coralli, oppure spugne marine, ma anche scheletri di ricci o conchiglie. L’importante è evitare l’effetto souvenir di Capri, ad esempio dipingendo tutti gli elementi di uno stesso colore, possibilmente tenue, come il bianco, scelto in questa foto.
Asole in pelle In questo ingresso, al posto dei classici ganci a parete troviamo delle asole in pelle. Potete realizzarle anche voi utilizzando pelle per cinture alta due o tre centimetri e viti adatte: con un taglierino o un cutter tagliate la pelle nella lunghezza desiderata e praticate poi un foro per la vite.
In un angolo della sala da pranzo si trova un vecchio pozzo. È ancora nelle condizioni originali, proprio come il pavimento in pietra. Milena conserva molto materiale per il bricolage e il fai da te, riposto con ordine in graziose scatole, sui ripiani del mobile verde. Oltre a essere pratiche, le scatole creano anche una decorazione a sé stante.
Dalla porta con la carta da parati si accede alla cabina armadio, una stanza di circa 18 m². Particolare è il modo in cui è stata realizzata: sono stati utilizzati dei pali in alluminio fissati con degli appoggi in metallo, ai quali sono state ancorate delle mensole bianche, ricavate ancora una volta dai pannelli multistrato dei vecchi mobili.
La scrivania è ricavata da una vecchia scrivania e il comodino è stato ricavato dai pannelli in multistrato dei vecchi mobili.
la mensola sopra è stata ricavata dai mobili con cui in precedenza era arredata la mansarda. «Questi erano molto rovinati, abbiamo dovuto prima ripulirli, quindi con carta vetro e “olio di gomito” eliminare gli adesivi e i disegni, li abbiamo portati al naturale e poi li abbiamo dipinti con vernici ad acqua. Non è stato semplice, è stato necessario passare fino a tre mani di colore».
Lavka-Design Salva E-mail È curioso che questa casa non disponga di molti armadi per riporre gli oggetti, solo alcune cassettiere nella zona giorno e in camera da letto. «La dacia non è una casa permanente, quindi non abbiamo davvero bisogno di molti armadi». Il comò in quercia visibile in questo scatto è stato acquistato in un mercato delle pulci in Inghilterra e la sedia d’epoca è stata trovata sul ciglio della strada.
Beatrice è riuscita a integrare tra gli spazi di casa le sue passioni. Come i libri anche il vino e le sue fantastiche casse di legno «che trovo belle, semplici e funzionali», mi dice con un lampo di entusiasmo negli occhi e aggiunge: «Le metterei ovunque. Mi ricordano vini, amici, serate, chiacchiere… è come essere circondata sempre da momenti felici della mia vita».
Scatole rivestite con cartine dell’Italia e del mondo diventano una simpatica scorciatoia per ripassare la geografia. Perfette da sfruttare sulla scrivania per riporre matite e cancelleria.
Minimalismo spartano Sono pochissimi gli arredi presenti nel film Trainspotting. E spesso sono addirittura ricavati da altri oggetti. Upcycling è la parola che lo descrive meglio. La sedia sfondata diventa quindi un comodino o una mensola per i libri, le casse della birra diventano sgabelli, le cassette della frutta comodi contenitori. Anche questo si chiama arte del riciclo.
«Nel dipingere casa ho tratto ispirazione da ciò che faccio per mestiere», spiega Charlotte guardando questo armadio, che è stato acquistato per 3 sterline presso il locale deposito della spazzatura. Tenda: John Lewis; contenitori: Habitat; vernici usate per dipingere l’armadio: Ammonite e Purbeck Stone, Farrow & Ball
Cassetti usati come pensili
Uno degli arredi più curiosi della casa di Federica è il carrello-bar “DRUM”, composto da un piano in cristallo temperato superiore e un ripiano in legno laccato sottostante, fissati su un telaio pre-esistente che faceva originariamente parte di una carrozzina da neonato degli anni ‘60, la classica “inglesina”. «Il telaio in metallo inox, ammortizzato mediante un sistema a molle e provvisto di un meccanismo frenante a pedale l’ho recuperato accanto ad un cassone della spazzatura nel 2011. Quando lo guardo penso all’importanza del gesto creativo e al valore delle idee».
Il tavolo della cucina è il fulcro della vita della casa: le sedie di modernariato sono state recuperate nei mercatini dell’usato, mentre il tavolo in legno è antico, col suo piano in marmo originale levigato dal tempo e dal lavoro. Una cassa di munizioni dell’ultima grande guerra è stata trasformata in piano di appoggio e riusata a ridosso del muro. La parete è decorata con adesivi murali in vinile, richiamando i colori della stanza e il pensile Ikea.
«Abbiamo riciclato moltissimi mobili che avevamo già a casa dei nostri genitori o dei nonni» racconta Pier. «Un esempio è il mobile della Tv ricavato da un vecchio tavolo da lavoro del nonno di Francesca che faceva il restauratore, un ricordo bello e funzionale».
Porta
Cassetta
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