Fotogalleria da Sogno: Immagini Fiabesche di Giardini Italiani
Cosa rende magico e narrativo un giardino? Vediamo come in Italia la componente “favolistica” è legata al paesaggio
Esiste un equivalente italiano del giardino fantasy e del secret garden del giardino inglese? In verità no: il giardino italiano si sviluppa storicamente in modo assai diverso. L’elemento “privato” è quasi assente, perché un orto di delizie non è tale se non si può condividere con gli amici e far festa.
Allora da dove nasce l’elemento fiabesco? Dal paesaggio. È la ricchezza di aspetti del paesaggio italiano, in cui si riverbera la nostra storia lunga e complessa, a essere l’elemento conduttore e l’ambientazione delle fiabe italiane, perlomeno come le abbiamo conosciute dall’opera di Italo Calvino. A differenza di quello nordico, il folclore italiano fonde elementi magici con quelli storici, e molte volte le storie si svolgono in situazioni familiari e domestiche. Spesso c’è un viaggio e non mancano atmosfere oscure e tenebrose.
Sfogliamo le immagini di alcuni incantevoli giardini del Bel Paese alla ricerca di magiche note fiabesche.
Allora da dove nasce l’elemento fiabesco? Dal paesaggio. È la ricchezza di aspetti del paesaggio italiano, in cui si riverbera la nostra storia lunga e complessa, a essere l’elemento conduttore e l’ambientazione delle fiabe italiane, perlomeno come le abbiamo conosciute dall’opera di Italo Calvino. A differenza di quello nordico, il folclore italiano fonde elementi magici con quelli storici, e molte volte le storie si svolgono in situazioni familiari e domestiche. Spesso c’è un viaggio e non mancano atmosfere oscure e tenebrose.
Sfogliamo le immagini di alcuni incantevoli giardini del Bel Paese alla ricerca di magiche note fiabesche.
Favole cupe
La cupezza è un tratto che si trova spesso nelle favole. Sarebbe miope e riduttivo sostenere che il compito del giardino è insufflare serenità. Molte fiabe, racconti e film fanno propri i temi della tenebrosità fantastica, specie nel folclore nordico.
Un racconto che potremmo definire cupo è Il Visconte dimezzato, della trilogia I nostri antenati di Italo Calvino. Con l’umorismo e la leggerezza dello stile che gli vale tutt’oggi la notorietà internazionale, Calvino racconta una storia filosofica che si appropria di atmosfere oscure e paurose. Ma tornando al giardino, la severità è spesso data da toni profondi del verde, fogliami densi, compatti, sempreverdi, e poco spazio alle fioriture, che se ci sono devono limitarsi a punteggiare aiole, siepi o muri. Alberi affusolati come i cipressi, in gruppo e non in filare, conferiscono un’aura decisamente nordica e böckliniana .
La cupezza è un tratto che si trova spesso nelle favole. Sarebbe miope e riduttivo sostenere che il compito del giardino è insufflare serenità. Molte fiabe, racconti e film fanno propri i temi della tenebrosità fantastica, specie nel folclore nordico.
Un racconto che potremmo definire cupo è Il Visconte dimezzato, della trilogia I nostri antenati di Italo Calvino. Con l’umorismo e la leggerezza dello stile che gli vale tutt’oggi la notorietà internazionale, Calvino racconta una storia filosofica che si appropria di atmosfere oscure e paurose. Ma tornando al giardino, la severità è spesso data da toni profondi del verde, fogliami densi, compatti, sempreverdi, e poco spazio alle fioriture, che se ci sono devono limitarsi a punteggiare aiole, siepi o muri. Alberi affusolati come i cipressi, in gruppo e non in filare, conferiscono un’aura decisamente nordica e böckliniana .
Fiorito e fatato
Il fantastico italiano è completamente diverso da quello inglese, a cui siamo abituati grazie alle saghe fantasy. La presenza di piccoli esseri, come gnomi, fate, folletti, che animano storie romantiche o leggende paurose, passa in secondo piano rispetto alle azioni dei personaggi, a volte bislacchi. Il paesaggio è un elemento chiave, spesso le fiabe italiane si svolgono durante un viaggio.
Sentieri che si dipanano in boschi incantati o in cima a colline fiorite non mancano mai di suscitare l’elemento fantastico-interrogativo: “Cosa c’è dopo?”.
Il fantastico italiano è completamente diverso da quello inglese, a cui siamo abituati grazie alle saghe fantasy. La presenza di piccoli esseri, come gnomi, fate, folletti, che animano storie romantiche o leggende paurose, passa in secondo piano rispetto alle azioni dei personaggi, a volte bislacchi. Il paesaggio è un elemento chiave, spesso le fiabe italiane si svolgono durante un viaggio.
Sentieri che si dipanano in boschi incantati o in cima a colline fiorite non mancano mai di suscitare l’elemento fantastico-interrogativo: “Cosa c’è dopo?”.
Ispirazione moresca
Paesaggi mediterranei dove l’impronta dell’architettura islamica è forte, come in Sicilia, rimandano a racconti d’avventura e di battaglie a cavallo, con lunghe lance e armature scintillanti. La foto è stata scatta a Villa Porfidia, a Recale, in provincia di Caserta.
Se vi piace il tipo di narrazione cavalleresca, provate a rileggere qualche passo dell’Orlando Furioso, di cui Calvino scrisse una guida alla lettura. Consiglio: se trovate in una bancherella dell’usato Donna di Spade di Giuseppe Pederiali (Rizzoli), acquistatelo, sarà una sorpresa.
Paesaggi mediterranei dove l’impronta dell’architettura islamica è forte, come in Sicilia, rimandano a racconti d’avventura e di battaglie a cavallo, con lunghe lance e armature scintillanti. La foto è stata scatta a Villa Porfidia, a Recale, in provincia di Caserta.
Se vi piace il tipo di narrazione cavalleresca, provate a rileggere qualche passo dell’Orlando Furioso, di cui Calvino scrisse una guida alla lettura. Consiglio: se trovate in una bancherella dell’usato Donna di Spade di Giuseppe Pederiali (Rizzoli), acquistatelo, sarà una sorpresa.
Sentieri aspri e mediterranei
Al Sud le fiabe hanno un impianto narrativo molto antico, spesso risalente a culture pre-elleniche provenienti dal Medio Oriente (curiosamente fiabe simili si trovano in zone di forti scambi commerciali, come Venezia).
Elementi eucaristici dovuti a sincretismi, si sono inseriti successivamente.
La molteplicità di culture che hanno attraversato il Meridione d’Italia ha lasciato una stratificazione complessa nei racconti fiabeschi, difficile da indagare. Giuseppe Pitrè fu un pioniere in tal senso. Una componente molto forte è quella delle battaglie in mare durante il periodo dei Corsari e pirati saraceni, contro i quali in tutto il Mediterraneo si sono erette torri d’avvistamento, bastioni e fortilizi, di cui oggi si serbano poche tracce.
Al Sud le fiabe hanno un impianto narrativo molto antico, spesso risalente a culture pre-elleniche provenienti dal Medio Oriente (curiosamente fiabe simili si trovano in zone di forti scambi commerciali, come Venezia).
Elementi eucaristici dovuti a sincretismi, si sono inseriti successivamente.
La molteplicità di culture che hanno attraversato il Meridione d’Italia ha lasciato una stratificazione complessa nei racconti fiabeschi, difficile da indagare. Giuseppe Pitrè fu un pioniere in tal senso. Una componente molto forte è quella delle battaglie in mare durante il periodo dei Corsari e pirati saraceni, contro i quali in tutto il Mediterraneo si sono erette torri d’avvistamento, bastioni e fortilizi, di cui oggi si serbano poche tracce.
Surrealismo con le sculture
Il giardino italiano fu spesso definito “un museo a cielo aperto”. La propensione a ospitare sculture non è mai passata di moda, ed è stata intensa durante il periodo delle avanguardie, che hanno lasciato una grande eredità estetica.
Nulla come un personaggio, colto nell’attimo in cui compie un gesto, più o meno surreale, evoca il fantastico o la “sospensione dell’incredulità”. Abbiate cura che la statua sia davvero bella e originale e che si accordi con il vostro giardino. Posizionata in un punto aperto diventerà parte del paesaggio, mentre in un angolo nascosto sarà un elemento di sorpresa.
Il giardino italiano fu spesso definito “un museo a cielo aperto”. La propensione a ospitare sculture non è mai passata di moda, ed è stata intensa durante il periodo delle avanguardie, che hanno lasciato una grande eredità estetica.
Nulla come un personaggio, colto nell’attimo in cui compie un gesto, più o meno surreale, evoca il fantastico o la “sospensione dell’incredulità”. Abbiate cura che la statua sia davvero bella e originale e che si accordi con il vostro giardino. Posizionata in un punto aperto diventerà parte del paesaggio, mentre in un angolo nascosto sarà un elemento di sorpresa.
Severità e dolcezza
Il fiabesco non è prerogativa del Medioevo, del fantasy o dei racconti di fate. Può essere urbano e persino metropolitano. Alcune città storiche, come Firenze o Torino, fondono l’aspetto un po’ compassato delle facciate delle case a una campagna da vivere e allegra.
La nebbia, che da Roma in su è una compagna quasi fissa, addolcisce le architetture e sfuma il paesaggio in una luce dorata proprio “da favola”.
Il giardino ritratto da Rosanna Castrini è quello di Paolo Pejrone a Revello, nel cuneese.
Il fiabesco non è prerogativa del Medioevo, del fantasy o dei racconti di fate. Può essere urbano e persino metropolitano. Alcune città storiche, come Firenze o Torino, fondono l’aspetto un po’ compassato delle facciate delle case a una campagna da vivere e allegra.
La nebbia, che da Roma in su è una compagna quasi fissa, addolcisce le architetture e sfuma il paesaggio in una luce dorata proprio “da favola”.
Il giardino ritratto da Rosanna Castrini è quello di Paolo Pejrone a Revello, nel cuneese.
L’inatteso
Porte chiuse che poi si aprono e si richiudono, finte porte, portali, cancelli e ogni tipo di passaggio da uno spazio a un altro, rappresentano una soglia filosofica in cui passato e futuro si annullano diventando eterno presente. Se sapete giocare con il simbolismo, il vostro giardino vi ringrazierà.
Dietro una porta di legno c’è un domestico limoneto, come nella poesia di Montale:
“…da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni”.
Altro
Attenti allo Gnomo! Come Creare Giardini Incantati da Libro di Fiabe
Porte chiuse che poi si aprono e si richiudono, finte porte, portali, cancelli e ogni tipo di passaggio da uno spazio a un altro, rappresentano una soglia filosofica in cui passato e futuro si annullano diventando eterno presente. Se sapete giocare con il simbolismo, il vostro giardino vi ringrazierà.
Dietro una porta di legno c’è un domestico limoneto, come nella poesia di Montale:
“…da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni”.
Altro
Attenti allo Gnomo! Come Creare Giardini Incantati da Libro di Fiabe
Un sentiero si snoda in un paesaggio di poetica dolcezza. Par quasi di vedere Pinocchio scappare via dai gendarmi o dagli “assassini” o alla ricerca del Campo dei Miracoli.
Lo sceneggiato di Comencini, girato in Toscana, ha lasciato un indelebile e malinconico ricordo di un paesaggio rurale, aperto e inesplorato e persino aspro e pericoloso. A differenza delle fiabe classiche portate al cinema dalla Disney, quelle italiane si caratterizzano per i paesaggi domestici e poco “regali”. Altre poetiche evocazioni di paesaggi rurali italiani si trovano nei famosi Quindici, l’enciclopedia per ragazzi, le cui illustrazioni favolistiche sono per nulla scontate.