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Icone del Design: La Lampada Jieldé degli Anni 50
Inventata da un meccanico per la sua officina, questa lampada ha ormai conquistato anche le nostre case
Julia Heyer
4 July 2017
Che cosa fa un artigiano quando ha bisogno di qualcosa che non esiste ancora? È semplice: se la crea da sé. La storia della lampada Jieldé è caratterizzata da ingegnosità e impulso ad agire. Negli anni Cinquanta Jean-Louis Domecq, allora meccanico nei pressi di Lione, non riusciva a trovare una lampada da lavoro in grado di soddisfare le sue esigenze e perciò l’ha inventata, senza esitazione. La lampada doveva sopportare le condizioni estreme di un’officina e diffondere la luce con la minor perdita possibile di luminosità. Dalla sua invenzione, la lampada Jieldé è diventata sempre più popolare e oggi è un must nelle abitazioni in stile industriale.
Colpo d’occhio
Lampada: lampada Jieldé, nelle versioni da terra, da tavolo, a sospensione e da parete. Modelli: Standard, Loft, Signal, Lak e Suspensions
Designer: Jean-Louis Domecq
Paese: Francia
Produttore: Jieldé
Anno: il primo modello è stato ultimato nel 1950
Materiali: acciaio e alluminio; attacco per la lampadina in porcellana
Nel 1949 Jean-Louis Domecq ha iniziato ad abbozzare il progetto di questa lampada funzionale per gli ambienti di lavoro. Un anno dopo è stato sviluppato il primo modello e dal 1955 è stato prodotto con il nome Jieldé, basato sulle iniziali del suo inventore: JLD. Quando ha cominciato a vendere la piantana e la versione da tavolo con morsetto, le sue proposte hanno ottenuto una risposta sorprendentemente positiva.
Lampada: lampada Jieldé, nelle versioni da terra, da tavolo, a sospensione e da parete. Modelli: Standard, Loft, Signal, Lak e Suspensions
Designer: Jean-Louis Domecq
Paese: Francia
Produttore: Jieldé
Anno: il primo modello è stato ultimato nel 1950
Materiali: acciaio e alluminio; attacco per la lampadina in porcellana
Nel 1949 Jean-Louis Domecq ha iniziato ad abbozzare il progetto di questa lampada funzionale per gli ambienti di lavoro. Un anno dopo è stato sviluppato il primo modello e dal 1955 è stato prodotto con il nome Jieldé, basato sulle iniziali del suo inventore: JLD. Quando ha cominciato a vendere la piantana e la versione da tavolo con morsetto, le sue proposte hanno ottenuto una risposta sorprendentemente positiva.
L’elemento particolarmente innovativo della lampada di Domecq erano i giunti dotati di contatti striscianti. In questo modo non erano necessari fili e il braccio della lampada era regolabile a piacere. Jean-Louis Domecq ha quindi trovato una soluzione concreta per evitare gli incendi causati da cavi porosi o scoperti. Il peso di oltre 12 chilogrammi assicura una buona stabilità.
Il paralume a forma di mezza sfera con staffa si gira di 360 gradi. L’interno è bianco per riflettere in modo ottimale la luce. Grazie alla robusta staffa è possibile muovere in modo rapido e flessibile il paralume. Inoltre il morsetto sulla base della lampada consente di attaccare la lampada ovunque. Con il modello originale potevano essere utilizzate lampadine fino a 100 watt, illuminando così gli spazi spesso bui delle officine.
Il paralume a forma di mezza sfera con staffa si gira di 360 gradi. L’interno è bianco per riflettere in modo ottimale la luce. Grazie alla robusta staffa è possibile muovere in modo rapido e flessibile il paralume. Inoltre il morsetto sulla base della lampada consente di attaccare la lampada ovunque. Con il modello originale potevano essere utilizzate lampadine fino a 100 watt, illuminando così gli spazi spesso bui delle officine.
Ancora oggi le lampade sono prodotte a mano a Lione. Negli anni si sono aggiunti nuovi modelli, che hanno però preservato i metodi produttivi tradizionali. Le lampade Jieldé sono pensate per durare una vita e ogni pezzo è numerato. Le targhette sulla base del paralume forniscono informazioni sulla tiratura delle lampade. Gli esemplari con etichetta nera o verde sono rari, quelli invece con etichetta blu si trovano più spesso.
Grazie alle linee semplici e alla sua funzionalità, la lampada è uno degli esempi più importanti di design industriale francese e, in tempi recenti, è diventata un complemento d’arredo molto amato.
Grazie alle linee semplici e alla sua funzionalità, la lampada è uno degli esempi più importanti di design industriale francese e, in tempi recenti, è diventata un complemento d’arredo molto amato.
Prima versione: Jieldé Standard o Loft
Il primo progetto della lampada Jieldé è stato chiamato Standard. Si dice che questa versione abbia riscosso un grande successo tra gli artigiani. Con delle piccole variazioni e per adattarla alle esigenze odierne, nel 1987 (quattro anni dopo la morte di Jean-Louis Domecq) la lampada Standard è diventata il modello Loft.
Come si evince dal nome, il modello Loft doveva trovare posto in casa. Oltre alla versione originale con morsetto o base, ci sono oggi anche applique e lampade da terra disponibili in diverse altezze e un numero variabile di giunti. Tutte sono state progettate per una potenza massima di 60 watt.
In foto: Jieldé Loft D9406
Il primo progetto della lampada Jieldé è stato chiamato Standard. Si dice che questa versione abbia riscosso un grande successo tra gli artigiani. Con delle piccole variazioni e per adattarla alle esigenze odierne, nel 1987 (quattro anni dopo la morte di Jean-Louis Domecq) la lampada Standard è diventata il modello Loft.
Come si evince dal nome, il modello Loft doveva trovare posto in casa. Oltre alla versione originale con morsetto o base, ci sono oggi anche applique e lampade da terra disponibili in diverse altezze e un numero variabile di giunti. Tutte sono state progettate per una potenza massima di 60 watt.
In foto: Jieldé Loft D9406
Seconda versione: Jieldé Signal
La linea Signal è stata presentata nel 2003 come versione più piccola e snella delle Jieldé originali.
Oltre ai contatti più piccoli e a un paralume ridotto, la Signal è pensata per lampadine con una potenza inferiore (25 watt, attacco E14). Queste modifiche hanno definitivamente spianato la strada a questa lampada industriale verso i comodi interni domestici.
In foto: Jieldé Signal Sl301
La linea Signal è stata presentata nel 2003 come versione più piccola e snella delle Jieldé originali.
Oltre ai contatti più piccoli e a un paralume ridotto, la Signal è pensata per lampadine con una potenza inferiore (25 watt, attacco E14). Queste modifiche hanno definitivamente spianato la strada a questa lampada industriale verso i comodi interni domestici.
In foto: Jieldé Signal Sl301
Terza versione: Jieldé Lak
Già negli anni Sessanta il produttore aveva messo in mercato una forma modernizzata della versione classica, che è stata riproposta nel 2011. Le variazioni riguardano soprattutto il paralume, il quale presenta una forma leggermente conica e un po’ appiattita tipica degli anni Sessanta. Nulla è stato cambiato per quanto riguarda i materiali e il processo di produzione. Come in tutte le altre serie, il modello Lak è disponibile in diverse grandezze come lampada da tavolo, da terra o da parete con un numero variabile di giunti.
In foto: LAK L1240 in cromo
Già negli anni Sessanta il produttore aveva messo in mercato una forma modernizzata della versione classica, che è stata riproposta nel 2011. Le variazioni riguardano soprattutto il paralume, il quale presenta una forma leggermente conica e un po’ appiattita tipica degli anni Sessanta. Nulla è stato cambiato per quanto riguarda i materiali e il processo di produzione. Come in tutte le altre serie, il modello Lak è disponibile in diverse grandezze come lampada da tavolo, da terra o da parete con un numero variabile di giunti.
In foto: LAK L1240 in cromo
Quarta versione: Jieldé Suspensions
Il modello Suspensions è stato lanciato sul mercato nel 2010. Con le diverse versioni di lampadari a sospensione Jieldé ha colto di nuovo lo spirito del tempo. I paralumi dalla forma concava possono ora utilizzare anche lampadine da 75 watt (o loro equivalenti, attacco E27) e sono quindi adatti in egual misura per l’officina e gli interni moderni in stile industriale.
In foto: Jieldé Augustin A240
Il modello Suspensions è stato lanciato sul mercato nel 2010. Con le diverse versioni di lampadari a sospensione Jieldé ha colto di nuovo lo spirito del tempo. I paralumi dalla forma concava possono ora utilizzare anche lampadine da 75 watt (o loro equivalenti, attacco E27) e sono quindi adatti in egual misura per l’officina e gli interni moderni in stile industriale.
In foto: Jieldé Augustin A240
Jieldé: la forma segue la funzione
Originariamente pensate per essere usate in officina, oggi le lampade Jieldé sono belle in qualsiasi ambiente. Il design minimalista le rende senza tempo e universali (da impiegare non solo negli appartamenti arredati in stile industriale). Inoltre, le diverse versioni e i modelli sono ora disponibili in ben 28 colori RAL, opachi o lucidi.
E ora tocca a te: a casa hai una lampada Jieldé? Oppure ti piacerebbe? Faccelo sapere nei Commenti qui sotto.
Altro
La Classifica di Houzz delle 12 Lampade da Tavolo più Famose
Originariamente pensate per essere usate in officina, oggi le lampade Jieldé sono belle in qualsiasi ambiente. Il design minimalista le rende senza tempo e universali (da impiegare non solo negli appartamenti arredati in stile industriale). Inoltre, le diverse versioni e i modelli sono ora disponibili in ben 28 colori RAL, opachi o lucidi.
E ora tocca a te: a casa hai una lampada Jieldé? Oppure ti piacerebbe? Faccelo sapere nei Commenti qui sotto.
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