Fotografia Protagonista: come Metterla in Mostra tra le Pareti di Casa
Appese al muro, appoggiate a terra, in un angolo o su un semplice passepartout: tutti i modi per dare spazio alla fotografia dentro casa.
Superare pregiudizi di genere. È quello che ci suggerisce di fare la fotografia quando decidiamo di accoglierla tra le pareti di casa. Fino a pochi anni fa, la consuetudine voleva che le fotografie fossero destinate al salotto, al corridoio o alla credenza dove capeggiavano i ritratti di famiglia. Oggi, invece, le fotografie hanno invaso tutte le stanze di casa, anche quelle inattese, come la cucina. Come valorizzarle e allestirle nel modo giusto? Guarda la nostra galleria di immagini.
Acquistare fotografie destinate agli spazi domestici? Una passione sempre più diffusa anche tra i non collezionisti. Sono molti i motivi che hanno fatto del mercato della fotografia un fenomeno in crescita: dal proliferare di e-commerce e case d’asta specializzate, al prezzo contenuto della fotografia rispetto alle opere di arte antica o contemporanea, fino al sorgere di un gusto finalmente aperto alla coabitazione tra grandi immagini e piccole metrature. Guardiamo allora agli esempi che ci suggeriscono come inserire la fotografia tra le pareti di casa.
A terra.
Vogliamo sfatare l’effetto prevedibile di una fotografia e della sua possibile collocazione? Lasciamola a terra. È quello che succede in questo appartamento londinese arredato da Owl Design: i maxi ritratti appoggiati sul pavimento formano un trittico che dialoga a perfezione con le tre finestre in verticale della sala da pranzo. L’insieme, complice anche l’armoniosità dell’associazione tra tavolo in stile Tulip e sedie di design scandinavo, è particolarmente riuscito.
Vogliamo sfatare l’effetto prevedibile di una fotografia e della sua possibile collocazione? Lasciamola a terra. È quello che succede in questo appartamento londinese arredato da Owl Design: i maxi ritratti appoggiati sul pavimento formano un trittico che dialoga a perfezione con le tre finestre in verticale della sala da pranzo. L’insieme, complice anche l’armoniosità dell’associazione tra tavolo in stile Tulip e sedie di design scandinavo, è particolarmente riuscito.
Gran formato.
Maestosa, vistosa, d’impatto. E soprattutto maxi. La fotografia varca con prepotenza la soglia di casa conquistandosi di diritto una parete tutta per sé. Nella ristrutturazione di Maxwell & Company Architecture, la fotografia appare in un ambiente dal quale fino a poco tempo sarebbe stata esclusa: la cucina. E lo fa diventandone la protagonista indiscussa. Tutti gli occhi, infatti, sono catturati dal ritratto in bianco e nero dell’attrice americana Faye Dunaway, che mette in secondo piano la cucina in stile neutro e minimalista.
Maestosa, vistosa, d’impatto. E soprattutto maxi. La fotografia varca con prepotenza la soglia di casa conquistandosi di diritto una parete tutta per sé. Nella ristrutturazione di Maxwell & Company Architecture, la fotografia appare in un ambiente dal quale fino a poco tempo sarebbe stata esclusa: la cucina. E lo fa diventandone la protagonista indiscussa. Tutti gli occhi, infatti, sono catturati dal ritratto in bianco e nero dell’attrice americana Faye Dunaway, che mette in secondo piano la cucina in stile neutro e minimalista.
A griglia.
In questa sala da pranzo, nove foto storiche danno carattere all’ambiente grazie alla loro collocazione definita, in netta simmetria rispetto al tavolo e alla lampada. Il bianco del passepartout serve per mettere in risalto la forza del bianco e nero, creando uno stacco con la parete in cemento sullo sfondo.
In questa sala da pranzo, nove foto storiche danno carattere all’ambiente grazie alla loro collocazione definita, in netta simmetria rispetto al tavolo e alla lampada. Il bianco del passepartout serve per mettere in risalto la forza del bianco e nero, creando uno stacco con la parete in cemento sullo sfondo.
Immagini gemelle.
Ancora in sala da pranzo, due foto artistiche virate verso il color ciano decorano con originalità la parete sopra il tavolo. Gemelle quasi in tutti i sensi, visto che non possiamo smettere di cercarne le somiglianze, le immagini riempiono la stanza, mentre tutti gli altri oggetti - dal vaso di fiori al grande classico dell’illuminazione, la lampada a sospensione PH4/3 di Poul Henningsen per Louis Poulsen - si trasformano in dettagli in secondo piano, seppur sapientemente orchestrati.
Ancora in sala da pranzo, due foto artistiche virate verso il color ciano decorano con originalità la parete sopra il tavolo. Gemelle quasi in tutti i sensi, visto che non possiamo smettere di cercarne le somiglianze, le immagini riempiono la stanza, mentre tutti gli altri oggetti - dal vaso di fiori al grande classico dell’illuminazione, la lampada a sospensione PH4/3 di Poul Henningsen per Louis Poulsen - si trasformano in dettagli in secondo piano, seppur sapientemente orchestrati.
Di passaggio.
Più che un angolo vissuto del salotto, questo piccolo insieme costituito da canapé e foto sulla mensola sembra assolvere ad un compito decorativo particolarmente azzeccato. L’accostamento, infatti, è bilanciato e assortito. E ci ricorda che la casa è fatta anche di punti di passaggio, dove appoggire casualmente un oggetto o dove indugiare periodicamente per osservare vecchi scatti di viaggio o di famiglia.
Più che un angolo vissuto del salotto, questo piccolo insieme costituito da canapé e foto sulla mensola sembra assolvere ad un compito decorativo particolarmente azzeccato. L’accostamento, infatti, è bilanciato e assortito. E ci ricorda che la casa è fatta anche di punti di passaggio, dove appoggire casualmente un oggetto o dove indugiare periodicamente per osservare vecchi scatti di viaggio o di famiglia.
Senza soluzione di continuità.
Ancora un salotto e una maxi fotografia. Lo scatto sovraesposto è montato a giorno, così che la fotografia e il muro bianco sembrano quasi andare in dissolvenza. Il tema marittimo fa pendant con le grandi conchiglie appoggiate sul tavolino, conferendo un tocco di esoticità.
Ancora un salotto e una maxi fotografia. Lo scatto sovraesposto è montato a giorno, così che la fotografia e il muro bianco sembrano quasi andare in dissolvenza. Il tema marittimo fa pendant con le grandi conchiglie appoggiate sul tavolino, conferendo un tocco di esoticità.
Nell’angolino.
Riuscite a vederla? In questo scatto di Lisa Petrole la fotografia ha un piccolo ruolo secondario. Dietro alla Egg Chair, nell’angolo destro dell’immagine, c’è una cornice posata sul pavimento e appoggiata alla libreria. Una disposizione che attraverso un piccolo dettaglio permette di dare movimento all’ordine dei volumi sugli scaffali, aggiungendo un tocco di vitalità in più.
Riuscite a vederla? In questo scatto di Lisa Petrole la fotografia ha un piccolo ruolo secondario. Dietro alla Egg Chair, nell’angolo destro dell’immagine, c’è una cornice posata sul pavimento e appoggiata alla libreria. Una disposizione che attraverso un piccolo dettaglio permette di dare movimento all’ordine dei volumi sugli scaffali, aggiungendo un tocco di vitalità in più.
Le foto degli antenati.
Svuotando una vecchia casa di famiglia avete scovato un baule pieno di foto dei vostri avi? In ogni caso - che siano in buono o cattivo stato, o che siano o meno un ricordo - è un peccato buttarle via. Meglio piuttosto pensare a come metterle in mostra con nonchalance, senza rendere pretenziosa l’esibizione del nostro albero genealogico. È quello che ci mostra la blogger Emily Winters: le foto su semplice passepartout, appoggiate un un listello, sono circondate da valigie vintage.
Svuotando una vecchia casa di famiglia avete scovato un baule pieno di foto dei vostri avi? In ogni caso - che siano in buono o cattivo stato, o che siano o meno un ricordo - è un peccato buttarle via. Meglio piuttosto pensare a come metterle in mostra con nonchalance, senza rendere pretenziosa l’esibizione del nostro albero genealogico. È quello che ci mostra la blogger Emily Winters: le foto su semplice passepartout, appoggiate un un listello, sono circondate da valigie vintage.
Pausa caffè.
Una scrivania dove stare al computer, sbrigare le proprie commissioni e, perché no, alzare lo sguardo e deliziarci con una fotografia. Incorniciata e sottovetro, oppure anche solo appoggiata lì in maniera apparentemente casuale, una fotografia rievoca sensazioni lontane e porta la mente altrove. Rendendo più umano, nonché più bello da osservare e ammirare, il rapporto con il nostro tavolo da lavoro.
Una scrivania dove stare al computer, sbrigare le proprie commissioni e, perché no, alzare lo sguardo e deliziarci con una fotografia. Incorniciata e sottovetro, oppure anche solo appoggiata lì in maniera apparentemente casuale, una fotografia rievoca sensazioni lontane e porta la mente altrove. Rendendo più umano, nonché più bello da osservare e ammirare, il rapporto con il nostro tavolo da lavoro.