Prima e Dopo: Monolocale di Design in 16 Mq con 10 Mila Euro
La lezione di stile dell’architetto che ha trasformato questo appartamento parigino con un budget minimo
Il giovane barman che vive in questo monolocale di 16 m² è stato costretto a ristrutturare casa in seguito a una grossa infiltrazione d’acqua. All’inizio, in realtà, non era in programma niente di speciale, giusto una rinfrescata ai locali dando una mano di bianco alle pareti. Questo prima del suo incontro con l’architetto d’interni Miriam Gassmann che, grazie a un budget davvero contenuto, ha saputo donare a questo appartamento un fascino inaudito.
PRIMA. A parte l’infiltrazione iniziale, che ha praticamente distrutto il soffitto, l’appartamento nel complesso non versava in cattive condizioni, tuttavia mancava di un vero e proprio tocco di stile.
Situato al quinto piano di un edificio in stile haussmaniano e dotato di due grandi porte-finestre che danno su un bel balcone, questo monolocale gode di una magnifica vista sul canale Saint-Martin.
Situato al quinto piano di un edificio in stile haussmaniano e dotato di due grandi porte-finestre che danno su un bel balcone, questo monolocale gode di una magnifica vista sul canale Saint-Martin.
DOPO. Sin dalla sua prima visita all’appartamento, l’architetto d’interni Miriam Gassmann ha subito sentito vibrare la nota principale della melodia che secondo lei permea questo luogo. Si è chiesta: «E se provassimo a far emergere tutto il fascino di questo appartamento inondato di luce che domina dall’alto i tetti di Parigi come una delicata bolla cristallina?».
L’idea dell’architetto: dare fisicamente l’impressione di una bolla che sale in aria, creando un punto di ancoraggio forte a terra, dal quale pare liberarsi leggera.
Per riuscirci, sostituisce la tinta mogano del parquet con una nera a base di resina, dando così vita al fondo scuro dell’appartamento. Dopodiché lascia che tutta la sensazione di leggerezza sia veicolata dall’esecuzione di una pittura decorativa in stile tie-dye che, realizzata a olio da una pittrice professionista, si ispira all’antica tecnica dell’affresco.
Per riuscirci, sostituisce la tinta mogano del parquet con una nera a base di resina, dando così vita al fondo scuro dell’appartamento. Dopodiché lascia che tutta la sensazione di leggerezza sia veicolata dall’esecuzione di una pittura decorativa in stile tie-dye che, realizzata a olio da una pittrice professionista, si ispira all’antica tecnica dell’affresco.
La tinta doveva ricordare lo zinco bagnato dei tetti di Parigi, il grigio-blu tipico di una nuvola, ma l’artista ha insistito di più sul blu e così il grigio dei tetti ha finito con l’assomigliare più al blu del mare. Forse la bolla si è trasformata in un battello? Ad ogni modo, l’architetto Miriam Gassmann ritiene che a lungo andare il blu risulti più vivibile rispetto al grigio.
Secondo obiettivo dell’architetto: impegnarsi per restituire all’appartamento un elegante fascino parigino. Il monolocale, sebbene situato in un bell’immobile del 1900 edificato con pietre da taglio, non presenta alcun dettaglio o finitura in stile haussmaniano all’infuori del parquet.
Per questo motivo sono state create due finte cornici per caminetto rivestite con piastrelle che imitano l’effetto del marmo. Quella di sinistra nasconde il termosifone, mentre quella di destra, realizzata per prolungare il pianale della cucina, funge da pratico tavolo da appoggio.
Per questo motivo sono state create due finte cornici per caminetto rivestite con piastrelle che imitano l’effetto del marmo. Quella di sinistra nasconde il termosifone, mentre quella di destra, realizzata per prolungare il pianale della cucina, funge da pratico tavolo da appoggio.
«In un monolocale i metri quadrati scarseggiano. È perciò utile escogitare soluzioni d’arredo multiuso, come la cucina-studio. In questo modo il proprietario non è costretto a mangiare sul tavolino del soggiorno, ma può farlo comodamente anche su questo piano, per poi usarlo come scrivania appoggiandoci sopra il computer», spiega l’architetto d’interni.
Questa struttura, simile alle consolle che si trovano nelle camere degli alberghi di lusso, contribuisce a conferire un tocco prezioso alla stanza. Il fascino che emana è dovuto a uno specchio dell’Ottocento con cornice decorata da un medaglione dipinto, acquistato per 50 euro da uno specialista nel recupero di oggetti antichi. «Questi dettagli ricercati, così come gli affreschi, rivalutano considerevolmente l’immobile, incrementandone il valore di mercato», spiega l’architetto.
PRIMA. La cucina, come il resto dell’appartamento, non era rovinata, ma aveva urgente bisogno di un restyling.
DOPO. Per smorzare l’estetica prettamente funzionale della cucina, gli elettrodomestici sono stati incassati e le ante dei pensili, realizzate su misura e montate su mobili acquistati presso i grandi magazzini del fai da te, sono state rese il più possibile discrete grazie alla sostituzione dei pomelli.
Il paraschizzi in piastrelle imitazione marmo, abbinato al piano di lavoro, apporta un tocco pregiato garantendo al contempo grande resistenza.
Il paraschizzi in piastrelle imitazione marmo, abbinato al piano di lavoro, apporta un tocco pregiato garantendo al contempo grande resistenza.
Nella zona giorno l’elemento sorpresa si colloca al vertice della bolla. L’architetto d’interni riteneva che il soffitto di 2,50 metri non fosse abbastanza alto da rendere giustizia a una lampada a sospensione di forma classica. Perciò ha ideato questo curioso sistema di illuminazione che si ramifica raggiungendo i quattro angoli del monolocale. Per realizzarlo la progettista è ricorsa a tubi idraulici in rame saldati insieme e sfere di cristallo cesellate, acquistate al mercato delle pulci.
Di giorno questo sistema di illuminazione dall’anima in metallo conferisce una nota industriale che si addice magnificamente agli appartamenti che sorgono in riva al canale. Di notte, invece, crea un effetto surreale: le sfere di cristallo, infatti, proiettano giochi di luce sulle pareti dando vita a un’atmosfera incantata. Un accostamento ossimorico, al contempo grezzo e raffinato.
Per quanto riguarda gli arredi, in soggiorno troviamo un divano in velluto giallo che si abbina perfettamente al blu degli affreschi alle pareti. Quando le luci sono accese, il “battello” pare ebbro e anche noi, come il poeta, assistiamo al “risveglio giallo e blu dei fosfori canori” [NdR, un chiaro rimando alla poesia Battello ebbro di Artur Rimbaud].
PRIMA. A destra della porta d’ingresso, una nicchia nascosta dietro una tenda ad anelli fungeva da armadio.
DOPO. Oggi la nicchia è chiusa da due vecchie imposte acquistate a un mercatino dell’antiquariato che, richiamando la porta-finestra dirimpetto, sembrano dar vita a una terza finestra.
A destra del divano altri due mobili antichi acquistati al mercatino dell’usato – un guéridon e uno scaffale ad angolo che funge da cristalliera – contribuiscono a conferire un fascino autentico all’ambiente. Un tavolino anni Cinquanta con gambe a compasso consente di cenare stando comodamente seduti sul divano.
Le note metalliche della plafoniera trovano un elegante richiamo in una lampada a stelo in ottone e in uno specchio a forma di sole dalle linee morbide e tonde.
Le note metalliche della plafoniera trovano un elegante richiamo in una lampada a stelo in ottone e in uno specchio a forma di sole dalle linee morbide e tonde.
Per trovare il divano-letto più adatto, che unisse estetica, un prezzo ragionevole (1.500 euro) e praticità d’uso quotidiano è stato necessario comparare diversi modelli: «Una vera impresa! Siamo dovuti andare fino a Marsiglia per trovare quello che cercavamo», spiega l’architetto d’interni.
Alcuni graziosi soprammobili in vetro e in ceramica abbinati a tre cornici vuote strutturano le pareti bianche dell’appartamento, riprendendo le forme tonde e angolari usate come leitmotiv nella scelta degli arredi.
PRIMA. Il bagno era minuscolo (2 m²). Piastrellato di marrone e con le pareti color crema, si presentava come un ambiente puramente funzionale, arredato in maniera essenziale: una doccia sulla destra, servizi igienici a sinistra e un lavandino al centro.
DOPO. «Non era possibile apportare grandi cambiamenti», afferma Miriam Gassmann. «Ci siamo limitati a ridipingere le piastrelle del pavimento con una resina nera come il resto dell’appartamento e, ancora una volta, abbiamo giocato sull’accostamento tra linee tonde e angolari». Sulla parete una composizione di piastrelle in ceramica di primo prezzo 10x10 cm dà vita a un’originale scacchiera grazie alla presenza di grosse fughe nere, in raffinato contrasto con il design tondo del lavandino e dello specchio.
Alcuni accessori anni Trenta acquistati d’occasione ai mercatini dell’antiquariato, come le mensole in ceramica, ingentiliscono l’ambiente, caratterizzato dal contrasto bicromatico di bianco e nero. «Non amo particolarmente il tocco Art déco degli arredi anni Trenta, ma adoro lo stile grafico degli elementi architettonici dell’epoca, come parapetti, sistemi di illuminazione e così via», confida l’architetto. La sua grande cura per i dettagli l’ha spinta fino a comprare una vecchia maniglia di ceramica da abbinare agli interruttori Gras in porcellana vintage.
Un profilo nero corre lungo la parete sotto il soffitto riprendendo i canoni estetici della zona giorno e della plafoniera filiforme. A sinistra, sopra i servizi igienici, un apposito vano trasformato in libreria nasconde abilmente lo scaldabagno.
E ora, a te la parola! Cosa ne pensi di questo mini appartamento? Ti piace come è stato ristrutturato?
Nella nostra rubrica Prima e Dopo proponiamo interessanti progetti dei professionisti di Houzz. Se vuoi mostrarci il tuo lavoro, carica le foto della ristrutturazione sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione del progetto a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare il tuo lavoro, ti contatteremo al più presto.
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Il Modernariato Non È per Nostalgici. Guida per Arredare in Stile
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: un giovane barman
Dove: Parigi, in riva al canale Saint-Martin, al quinto piano di un edificio in stile haussmaniano
Anno di ristrutturazione: 2015
Superficie: 16 m²
Architetto d’interni: Miriam Gassmann
Prezzo: 10.000 euro (costo dei lavori 8.000 euro di cui 1.200 euro per la pittura + 2.000 euro di mobili e arredi)
Il particolare interessante: la ristrutturazione di questo appartamento ha richiesto grande impegno e molta pazienza. Oltre all’infiltrazione iniziale che ha dato il via ai lavori, altri inconvenienti si sono verificati a cantiere aperto, complicando ulteriormente la situazione. Sopra il monolocale, infatti, si trovano due piccole mansarde. La doccia del primo appartamento ha iniziato a perdere, poi è successo lo stesso con quella del secondo.