Inquinamento Indoor: 7 Modi per Combatterlo
La qualità dell’aria dipende da scelte consapevoli e comportamenti virtuosi: dalla ventilazione alle finiture ecologiche
Ancora prima dell’emergenza Covid-19, che ha riportato la nostra attenzione alla salute dell’aria in casa, l’allarme era arrivato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: più del 15% delle malattie croniche sono causate dalla qualità dell’aria. Ogni giorno, anche e soprattutto fra le pareti di casa, visto che è lì che si passa la maggior parte del proprio tempo, quanto mai in questi giorni, siamo esposti a contaminanti biologici, emissioni chimiche provenienti dai processi di combustione ma non solo. Sotto analisi, anche i materiali di arredi e finiture, da pavimenti e rivestimenti a intonaci e vernici, infissi e serramenti e, non ultimi, gli impianti.
A seguire sette idee per combattere l’inquinamento dell’aria in casa, alcune da realizzare da solo altre che richiedono l’intervento di un professionista.
A seguire sette idee per combattere l’inquinamento dell’aria in casa, alcune da realizzare da solo altre che richiedono l’intervento di un professionista.
2. Usare sistemi di ventilazione meccanica controllata
I sistemi VMC, ventilazione meccanica controllata, garantiscono un continuo e controllato ricambio dell’aria negli ambienti chiusi e rappresentano, quindi, una soluzione efficiente per combattere l’inquinamento indoor.
Esistono diverse tipologie di impianto, ciascuna calibrata in funzione delle dimensioni e dell’uso previsto degli ambienti; un corretto dimensionamento, infatti, è il primo passo per ottimizzare l’uso dell’impianto. Attraverso l’applicazione di questi sistemi è possibile avere dosaggi d’aria calibrati e quindi riuscire sia a combattere le correnti, e quindi tutelare il comfort residenziale, sia a garantire un risparmio in termini di energia, soprattutto in relazione alle dispersioni termiche.
Trova il tuo professionista su Houzz
I sistemi VMC, ventilazione meccanica controllata, garantiscono un continuo e controllato ricambio dell’aria negli ambienti chiusi e rappresentano, quindi, una soluzione efficiente per combattere l’inquinamento indoor.
Esistono diverse tipologie di impianto, ciascuna calibrata in funzione delle dimensioni e dell’uso previsto degli ambienti; un corretto dimensionamento, infatti, è il primo passo per ottimizzare l’uso dell’impianto. Attraverso l’applicazione di questi sistemi è possibile avere dosaggi d’aria calibrati e quindi riuscire sia a combattere le correnti, e quindi tutelare il comfort residenziale, sia a garantire un risparmio in termini di energia, soprattutto in relazione alle dispersioni termiche.
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3. Applicare pitture a basso contenuto di VOC
Vernici, intonaci e pitture sono fra i materiali edili con il più alto rischio di diffusione di VOC, i composti organici volatili. Si tratta di componenti che possono essere emessi da una grande quantità di prodotti (vernici, colle, mobili, tessuti, prodotti per la pulizia, materiali da costruzione, ecc.) e che possono provocare effetti sulla salute sia acuti, a breve termine, che cronici, a lungo termine.
Le etichette dei prodotti proposti dal mercato nella maggior parte dei casi, soprattutto quando provengono da aziende eco-sensibili, indicano la quantità di VOC emesse (in Francia è obbligatorio dal 2012). È quindi possibile orientare la propria scelta verso pitture certificate come “Low VOC” o “Zero VOC”.
Ricordandosi sempre, inoltre, che più pigmenti vengono usati per creare il colore e più è probabile che si alzi il livello di VOC. Le tonalità più chiare sono le meno dannose, ad esempio, e le vernici naturali che contengono sostanze come olio di agrumi, calce, argilla, olio di lino, caseina e gesso altrettanto.
Vernici, intonaci e pitture sono fra i materiali edili con il più alto rischio di diffusione di VOC, i composti organici volatili. Si tratta di componenti che possono essere emessi da una grande quantità di prodotti (vernici, colle, mobili, tessuti, prodotti per la pulizia, materiali da costruzione, ecc.) e che possono provocare effetti sulla salute sia acuti, a breve termine, che cronici, a lungo termine.
Le etichette dei prodotti proposti dal mercato nella maggior parte dei casi, soprattutto quando provengono da aziende eco-sensibili, indicano la quantità di VOC emesse (in Francia è obbligatorio dal 2012). È quindi possibile orientare la propria scelta verso pitture certificate come “Low VOC” o “Zero VOC”.
Ricordandosi sempre, inoltre, che più pigmenti vengono usati per creare il colore e più è probabile che si alzi il livello di VOC. Le tonalità più chiare sono le meno dannose, ad esempio, e le vernici naturali che contengono sostanze come olio di agrumi, calce, argilla, olio di lino, caseina e gesso altrettanto.
4. Combattere l’elettromagnetismo
Nonostante si tratti di un argomento ancora molto discusso, contenere i campi elettromagnetici in casa può essere una scelta di semplice buon senso. Dove ci sono dispositivi e installazioni di tipo elettrico (elettrodomestici, computer, tv, lampadine, ecc.) si generano campi elettromagnetici, è dunque consigliabile fare in modo che il progetto per l’impianto elettrico della casa venga studiato in modo da rendere la zona notte meno densa di apparecchi. Evitare l’esposizione continua a televisori, computer, sistemi illuminanti, ricordandosi che anche se in stand-by non viene interrotta l’alimentazione elettrica e, quindi, la creazione di campi elettromagnetici, permette di tutelare la salubrità dell’involucro edilizio.
Nonostante si tratti di un argomento ancora molto discusso, contenere i campi elettromagnetici in casa può essere una scelta di semplice buon senso. Dove ci sono dispositivi e installazioni di tipo elettrico (elettrodomestici, computer, tv, lampadine, ecc.) si generano campi elettromagnetici, è dunque consigliabile fare in modo che il progetto per l’impianto elettrico della casa venga studiato in modo da rendere la zona notte meno densa di apparecchi. Evitare l’esposizione continua a televisori, computer, sistemi illuminanti, ricordandosi che anche se in stand-by non viene interrotta l’alimentazione elettrica e, quindi, la creazione di campi elettromagnetici, permette di tutelare la salubrità dell’involucro edilizio.
5. Inserire piante virtuose
Alcune piante da appartamento svolgono una specifica attività di depurazione dell’aria. Fra le specie vegetali in grado di attenuare la presenza di sostanze nocive e aiutare a mantenere un equilibrio igrometrico, vi sono le seguenti:
- Areca (Chrysalidocarpus lutescens)
- Ficus robusta
- Palma (Rhapis excelsa e Phoenix roebelenii)
- Chamaedorea seifrizii
- Dracena (D. deremensis, D. massangeana, D. marginata)
- Edera (Hedera helix)
- Felce di Boston
Leggi quali piante sono consigliate
In più: aria depurata in bagno grazie alle piante antinquinanti
Alcune piante da appartamento svolgono una specifica attività di depurazione dell’aria. Fra le specie vegetali in grado di attenuare la presenza di sostanze nocive e aiutare a mantenere un equilibrio igrometrico, vi sono le seguenti:
- Areca (Chrysalidocarpus lutescens)
- Ficus robusta
- Palma (Rhapis excelsa e Phoenix roebelenii)
- Chamaedorea seifrizii
- Dracena (D. deremensis, D. massangeana, D. marginata)
- Edera (Hedera helix)
- Felce di Boston
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In più: aria depurata in bagno grazie alle piante antinquinanti
6. Posare a secco
La posa a secco dei pavimenti (dal parquet al grés), ottenibile soprattutto attraverso l’applicazione di sistemi a incastro, permette di evitare l’uso di colle e, quindi, contenere al massimo la dispersione di VOC. Un ulteriore vantaggio riguarda la semplicità delle operazioni, poiché la posa a secco risulta generalmente più semplice e, quindi, adatta anche alle operazioni fai da te.
Cosa sapere prima di chiamare il piastrellista
La posa a secco dei pavimenti (dal parquet al grés), ottenibile soprattutto attraverso l’applicazione di sistemi a incastro, permette di evitare l’uso di colle e, quindi, contenere al massimo la dispersione di VOC. Un ulteriore vantaggio riguarda la semplicità delle operazioni, poiché la posa a secco risulta generalmente più semplice e, quindi, adatta anche alle operazioni fai da te.
Cosa sapere prima di chiamare il piastrellista
7. Arredare green
Sempre nell’ottica di arginare l’uso di prodotti di sintesi e, in generale, contenere la dispersione di VOC, è consigliabile che il progetto di interior design comprenda arredi certificati per le loro caratteristiche ecosostenibili, quindi realizzati utilizzando legno lavorato con finiture atossiche, spesso a olio o cera, tessuti in fibre naturali, ante dei pensili a basso contenuto di formaldeide, piani di lavoro in materiali ecologici. Come garanzia, le certificazioni Ecolabel, EMAS, Oeko-Tex, fra le altre.
Questa storia è stata pubblicata il 3 maggio 2017 e poi aggiornata
Sempre nell’ottica di arginare l’uso di prodotti di sintesi e, in generale, contenere la dispersione di VOC, è consigliabile che il progetto di interior design comprenda arredi certificati per le loro caratteristiche ecosostenibili, quindi realizzati utilizzando legno lavorato con finiture atossiche, spesso a olio o cera, tessuti in fibre naturali, ante dei pensili a basso contenuto di formaldeide, piani di lavoro in materiali ecologici. Come garanzia, le certificazioni Ecolabel, EMAS, Oeko-Tex, fra le altre.
Questa storia è stata pubblicata il 3 maggio 2017 e poi aggiornata
Formaldeide, benzene, biossido di azoto ma non solo; secondo uno studio condotto nel 2016 dalla George Washington University, sono 45 le sostanze chimiche dannose presenti in casa e la prima e più semplice azione, fondamentale per diminuirne la concentrazione, è legata alla ventilazione degli ambienti.
Aprire le finestre almeno 2-3 volte al giorno per almeno 5 minuti permette non solo di dissipare queste componenti ma anche di evitare temperature e livelli di umidità troppo alti. Questa semplice operazione permette di combattere la Sick Building Syndrome (“sindrome dell’edificio malato”), colpevole di creare diversi tipi di irritazioni, reazioni cutanee, cefalea, nausea, vertigini, irritabilità e affaticamento.